Bus turistici green, le imprese chiedono incentivi per rinnovo mezzi

Bus turistici green, le imprese chiedono incentivi per rinnovo mezzi

L’associazione nazionale bus turistici italiani (Anbti) chiede incentivi allo Stato per aiutare le aziende a rinnovare il proprio parco mezzi e accelerare la svolta green anche in questo settore strategico per l’economia del Paese.

«A differenza di quanto si è verificato nel trasporto pubblico locale,  per le imprese dei bus turistici italiani in questi anni sono mancate misure volte a favorire la transizione ecologica».

Lo ha detto Enrico Ceccarelli di Anbti – Confcommercio partecipando nei giorni a Roma all’evento di presentazione di Ibe – Intemobility and Bus Expo che si svolgerà a Rimini in autunno e durante il quale l’associazione di categoria terrà il proprio congresso annuale.

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Bus turistici green, prezzi ostici per l’acquisto di un nuovo mezzo: 400 mila euro

«Per noi  – ha aggiunto Ceccarelli – il discorso della mobilità elettrica è praticamente un miraggio per due ragioni. Il primo è un discorso di distanze: per un autobus elettrico diventa difficile percorrere tratte enormi o per lo meno grandi, sopra i 100 chilometri. Il secondo è un problema di carenza di strutture per l’approvvigionamento, oltre a tempi di ricarica che sono molto lunghi».

Il fatto che il passaggio a bus turistici con motori elettrici per ora risulti complesso non significa che nel frattempo non si possa fare niente: «La nostra frontiera oggi sono i motori Euro 6 con step E, che producono emissioni molto vicino allo zero». C’è però un problema di costi . «L’acquisto di un nuovo mezzo si aggira intorno ai 400 mila euro. Somme che portano i proprietari a esposizioni molto importanti a livello finanziario. Per questo sarebbe molto importante avere degli incentivi da parte dello Stato. Un parco con bus turistici rinnovati e non obsolescenti è anche un bel biglietto da visita da presentare ai tanti turisti che arrivano in Italia».

Ceccarelli ha ricordato il ruolo dei bus turistici come ponte tra i grandi centri urbani e le aree interne del paese, sempre più gettonate per la bellezza dei piccoli borghi. Destinazioni raggiungibili solo con questi mezzi o in alternativa con la macchina.

«Uno studio ha rivelato che nel 2023 queste località hanno attirato 9 milioni di visitatori dall’estero. Un autobus che può trasportare 20, 30, 40 o 50 persone produce meno emissioni di dieci automobili ognuna con cinque persone a bordo. Ma possiamo immaginare i bus turistici come un strumento per decongestionare le città d’arte italiane. Come? Dando la possibilità al turista di partecipare durante il suo soggiorno a brevi escursioni verso altre località e in questo senso agevolare la svolta green».