Coca Cola e Nestlè, due progetti per la tutela delle risorse idriche in Italia

Coca Cola e Nestlè, due progetti per la tutela delle risorse idriche in Italia

Zoom sull’acqua al Meeting di Rimini (20-25 agosto) con le multinazionali Coca Cola e Nestlé: presentati due progetti per la tutela delle risorse idriche in Italia e ottimizzarne l’uso. Coca Cola ha illustrato la creazione di un’area forestale di infiltrazione per la “ricarica” della falda acquifera a sud dello stabilimento di Nogara (Verona). Nestlé, invece, ha parlato di un progetto sperimentale volto a mantenere in equilibrio il bacino idrico della Valtellina, area in cui viene imbottigliata l’acqua Levissima.

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Coca Cola e Nestlè, due progetti per la tutela delle risorse idriche. La presentazione al Meeting di Rimini

Coca Cola, Nestlé e le risorse idriche. I rappresentanti delle due multinazionali hanno sottolineato come entrambi i gruppi abbiano investito negli anni somme ingenti per migliorare i propri processi produttivi in un’ottica di sostenibilità. Questi nuovi progetti sono stati sviluppati dopo il 2022, un anno segnato da una grave siccità in Italia Obiettivo: contribuire ulteriormente alla protezione dell’ambiente, generando benefici a medio e lungo termine per i territori in cui operano.

Coca Cola, un’area forestale di infiltrazione per ricarica la falda

“Abbiamo partecipato a un bando del Consorzio di Bonifica Veronese, che cercava un partner per realizzare un’area forestale di infiltrazione”. A parlare Giangiacomo Pierini, direttore Corporate Affairs e Sostenibilità di Coca-Cola HBC Italia. “L’area sarà dotata di canali e alberi per facilitare l’ingresso dell’acqua nel sottosuolo, contribuendo a ricaricare le falde acquifere, utilizzando l’acqua del fiume Adige. Non ci sarà alcun impatto sul fiume, poiché l’acqua prelevata defluirebbe altrimenti verso il mare senza essere utilizzata”.

La superficie interessata dal progetto è di circa 15.000 metri quadrati, e, secondo Pierini, “reintrodurremo nella falda circa 800.000 metri cubi d’acqua, con l’obiettivo di arrivare fino a un milione e mezzo di metri cubi. Il Consorzio ha già presentato la richiesta, e ci aspettiamo che la Regione Veneto dia presto il via libera. Questo ci permetterà di compensare l’acqua che lo stabilimento preleva dal sottosuolo. Anche se siamo a circa 30 chilometri dall’area di infiltrazione, nel sottosuolo tutte le acque sono collegate”.

I benefici del progetto si estenderebbero a numerose aziende locali: “Nella zona interessata operano circa 1.900 imprese agricole che utilizzano pozzi per l’approvvigionamento idrico. Inoltre, l’area, attualmente abbandonata, rinascerà con nuovi alberi, contribuendo anche all’assorbimento di CO2“. Pierini ha inoltre dichiarato che Coca Cola è pronta a replicare questa iniziativa anche in altre regioni italiane in cui è presente.

Nestlè, in Valtellina una sperimentazione con le autorità locali per l’equilibrio del bacino idrico

Manuela Kron, direttore Corporate affairs del Gruppo Nestlé in Italia, ha illustrato una prima sperimentazione avviata in Valtellina, dove si trova la fonte di Levissima. “Nestlé ha avviato una collaborazione con le autorità locali per migliorare il bilancio complessivo del bacino idrico, non limitandosi solo alla parte che interessa il nostro stabilimento” ha spiegato Kron, ricordando il motto aziendale “ogni goccia conta“. “Per anni abbiamo seguito la produzione di pomodori per ottimizzare l’uso dell’acqua e migliorare la qualità del prodotto, scoprendo che utilizzando meno acqua, i pomodori risultavano più dolci e gustosi”.

“Abbiamo anche un progetto globale in corso per ridurre il consumo d’acqua nella produzione del caffè, migliorandone al contempo la qualità”, ha continuato Kron. “Queste operazioni sono fondamentali: da un lato ci rendono orgogliosi, dall’altro ci consentono di ottimizzare i processi e ottenere un ritorno economico”.

In sintesi, Coca Cola e Nestlé stanno implementando nuovi progetti per la gestione delle risorse idriche. Interventi specifici che mirano a mitigare gli effetti della siccità e a sostenere le attività locali attraverso una gestione più efficiente dell’acqua.