Cresce al Sud l’industria della carta. Paperdì, ok dalla Regione Campania a nuovo stabilimento

Cresce al Sud l’industria della carta. Paperdì, ok dalla Regione Campania a nuovo stabilimento

Cresce nel Sud Italia l’industria della carta, e in maniera sostenibile: il modello Paperdì. L’azienda con base operativa a Caserta ha ottenuto nei giorni scorsi il via libera dalla Regione Campania alla realizzazione di un importante progetto. Si tratta dell’ampliamento di uno stabilimento già esistente, dove sarà avviata una nuova linea di produzione. L’opera avrà anche “un impatto positivo su vari aspetti ambientali”, come spiegato nella documentazione del progetto.

L’iter amministrativo si è concluso in poco più di un anno. La Regione Campania aveva ricevuto la richiesta di Paperdì a giugno 2023, mentre il 30 luglio scorso l’Ufficio Speciale per le Valutazioni di Impatto Ambientale ha rilasciato il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR). Tutti i pareri espressi dagli enti coinvolti al termine della conferenza dei servizi sono stati positivi, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze.

Dalla stessa Paperdì l’annuncio con una nota sui social e sul proprio sito web. La notizia è stata rilanciata anche da Assocarta, l’associazione di categoria delle aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta.

Cresce al Sud l’industria della carta: ok a nuovo progetto di Paperdì

Si parla di “un importante traguardo che apre la strada a notevoli possibilità di sviluppo e che genererà benefici economici e sociali“. Non solo per la Paperdì S.r.l., “ma per l’intera filiera e per il territorio in generale“. “Con il conseguimento del titolo autorizzativo, si dà ufficialmente il via alla fase esecutiva del progetto e allo sviluppo degli step operativi del processo realizzativo”.

Paperdì è un’azienda che opera nel settore della carta da oltre quarant’anni. Ha uno stabilimento produttivo nel comune di San Nicola La Strada (Caserta), dove svolge attività di cartotecnica con oltre dieci linee di produzione. È presente sul mercato, sia nazionale che internazionale, con prodotti a marchio proprio e con prodotti a marchio di grandi aziende che operano nel settore della GDO. In particolare, Paperdì “opera nel tissue del settore della carta, producendo, presso lo stabilimento di Caserta, articoli monouso per impieghi igienici e alimentari”.

La richiesta di ampliamento riguarda uno stabilimento della stessa società ubicato nell’area industriale del comune di Pietramelara, sempre in provincia di Caserta, acquisito nel 2017. La cartiera di Pietramelara produce i semilavorati (bobine) che successivamente vengono trasformati nella cartotecnica di San Nicola La Strada.

L’installazione di una seconda linea di produzione a Pietramelara permetterà a Paperdì “di rendersi quasi completamente autonoma nell’approvvigionamento della materia prima (bobine madri) presso la cartotecnica e completare quindi il processo di verticalizzazione a monte iniziato nel 2017”. .

Cresce quindi nel Sud Italia l’Industria della carta. La capacità produttiva finale raddoppierà: passando da 120 a 240 tonnellate al giorno,

“Nuovo progetto Paperdì, impatti positivi su vari aspetti ambientali”

“Gli effetti di questo processo determineranno, oltre a un’ottimizzazione dell’intera filiera della produzione di carta tissue, un impatto positivo su vari aspetti ambientali. Uno di questi è rappresentato dal trasporto I semilavorati (si tratta di bobine di carta dal peso medio di 2.300 kg ciascuna) si muoveranno prevalentemente, se non esclusivamente, all’interno della stessa provincia”.

La consegna delle bobine, principalmente al sito di San Nicola La Strada, avviene cn camion, seguendo il percorso con il minor impatto in termini di emissioni di CO2 (“percorso economy”).

Per ottimizzare i consumi energetici e conseguire gli obiettivi di efficienza energetica, verranno adottate le migliori tecniche disponibili indicate nelle Bat (Best available technologies) di efficienza energetica e in quelle del settore cartario. In particolare, è in fase di ultimazione la realizzazione di un cogeneratore con potenza termica nominale di 7.652 kWt in grado di generare una potenza elettrica di 3.333 kWe. È previsto anche un impianto fotovoltaico da 200 kW sulla copertura del nuovo capannone.

Simone Lupino

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